Questa mattina, durante il consueto controllo, un mio paziente affetto da diabete di tipo 2 da oltre 10 anni mi ha portato tutte le sue misurazioni glicemiche degli ultimi mesi. Dal primo incontro, avvenuto a metà gennaio, ha monitorato i valori con costanza, includendo anche quelli di dicembre.
Ha scelto un metodo curioso e geniale per tenere traccia dei risultati: un sistema a “semaforo”, colorando in verde i valori nella norma e in rosso quelli troppo alti.
Il dato più evidente?
👉 Da quando ha iniziato a seguire il piano alimentare personalizzato, i valori della glicemia sono migliorati nettamente e con grande stabilità.
Se stai pensando:
“Sì, ma sicuramente avrà smesso di mangiare tutto…”
La risposta è: no, assolutamente!
Il paziente continua a godersi una dieta varia, mangia anche la pizza, e ha semplicemente imparato come bilanciare correttamente i pasti e gestire gli abbinamenti. Questo dimostra che:
Mangiare bene con il diabete non significa rinunciare al gusto, ma imparare a scegliere.
✅ Glicemie più stabili giorno dopo giorno
✅ Riduzione progressiva (e approvata) della metformina
✅ Perdita di peso e miglioramento del benessere generale
Nelle ultime settimane, in accordo con il suo medico curante, ha sospeso gradualmente l’assunzione del farmaco e i risultati parlano chiaro: i valori sono rimasti ottimali anche senza terapia farmacologica.
La trasformazione di questo paziente non si ferma alla glicemia. Ha riscoperto energia, fiducia e motivazione al punto da iscriversi in palestra.
Questo non è solo il risultato di una dieta, ma l’effetto di un percorso educativo, consapevole e sostenibile, costruito con attenzione e flessibilità.
Il diabete non è una condanna. Con il giusto approccio, l’educazione alimentare e una guida esperta, è possibile ottenere risultati concreti, ridurre i farmaci e ritrovare il benessere quotidiano, senza rinunciare al piacere del cibo.
Tutto si può fare. Basta sapere come farlo.