mal di testa

L’ALIMENTAZIONE NELL’EMICRANIA

L’emicrania è un disordine neurologico complesso e numerosi fattori possono influenzarla:
• Disturbi cervicali o mandibolari
• Disturbi del sonno
• Abitudini alimentari scorrette
• Fluttuazioni ormonali (emicrania mestruale)
• Alcool
• Stress
• Luci, rumori e odori
Evidenze scientifiche suggeriscono che interventi alimentari mirati e ben strutturati come la dieta chetogenica possano rappresentare un approccio utile e fondamentale per l’emicrania. La Dieta chetogenica è un particolare regime alimentare che simula il digiuno mediante la restrizione dell’introito dei carboidrati. E’ stata sviluppata ormai 100 anni fa per trattare i bambini con epilessia resistente ai farmaci. Tradizionalmente, questa dieta è ricca di grassi e povera di carboidrati, ma negli ultimi decenni un altro tipo di dieta chetogenica è stata sviluppata per l’obesità e la sindrome metabolica: una dieta povera di grassi e carboidrati conosciuta come dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico (VLCKD).
Nella dieta chetogenica la drastica riduzione dei carboidrati induce la produzione, a partire dai grassi, di molecole “simili” allo zucchero chiamate corpi chetonici e aventi un ruolo energizzante ed antinfiammatorio. Infatti i corpi chetonici producono più energia del glucosio ma meno stress ossidativo e di conseguenza il cervello e i muscoli possono lavorare più efficacemente. Questo effetto di spinta energetica dei corpi chetonici è molto importante negli emicranici poiché essi sono generalmente portatori di un deficit energetico nel cervello. Inoltre, i corpi chetonici esercitano un effetto anti-infiammatorio smorzando l’infiammazione neurogena che è comune sia all’epilessia che all’emicrania e modulano l’eccitabilità corticale, cioè la frequenza di scarica dei neuroni.