Protocollo Restart
Numerosi studi scientifici hanno permesso di acquisire maggiori informazioni sui batteri che popolano il nostro intestino e sull’importanza che questi hanno nel determinare la nostra salute. Negli individui sani, la composizione del microbiota intestinale è estremamente diversificata, una maggiore biodiversità batterica è infatti associata ad un buono stato di salute.
La perdita della biodiversità, unita alla comparsa di squilibri tra le proporzioni dei ceppi batterici, definita disbiosi, può avere gravi conseguenze. La disbiosi, associata ad infiammazione e a permeabilità intestinale, è strettamente correlata ad una vasta gamma di disturbi e patologie: dalle più banali problematiche gastrointestinali come diarrea, stipsi, sindrome del colon irritabile (IBS) a patologie più complesse come obesità, patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2, fibromialgia, allergie e patologie immuno-mediate, malattie infiammatorie intestinali croniche (IBD), patologie dermatologiche e di competenza endocrinologica.
Un equilibrio intestinale alterato ha effetti anche sul sistema nervoso centrale, perché intestino e cervello sono connessi da una moltitudine di pathway di comunicazione costituiti da trasmettitori e metaboliti batterici. Non sorprende, quindi, che persino disturbi psichiatrici come depressione e ansia e neurologici, come epilessia e patologie neurodegenerative, possano essere collegati a disbiosi, permeabilità e infiammazione intestinale. Il protocollo Restart si pone l’obiettivo di ristabilire l’equilibrio riducendo l’infiammazione intestinale attraverso la temporanea eliminazione dei cibi più complessi, correggendo la disbiosi e migliorando la permeabilità intestinale con l’intervento di una delle molecole più importanti per il neonato nei primi mesi di vita, l’ALAC, proteina presente in alta concentrazione nel latte materno.
Solo recuperando la tolleranza verso tutti i cibi, anche i più infiammanti, è possibile ristabilire la salute; salute che non va intesa come assenza di malattia ma piuttosto come un delicato equilibrio tra le migliaia di reazioni che avvengono continuamente nel nostro organismo di cui una buona parte dipendono dall’intestino.