L’insulina è l’ormone deputato a mantenere stabile la glicemia nel sangue. Possiamo paragonare l’insulina ad una chiave che fa entrare lo zucchero nelle cellule per essere utilizzato come carburante.
Può succede però che, a causa di una eccessiva alimentazione, aumenti l’insulina nel sangue in quanto le cellule, troppo ricche di zucchero, si rifiutano di farne entrare ancora ed eliminano parte dei recettori di membrana per l’insulina. Al corpo però non sta bene avere la glicemia alta nel sangue e per risolvere il problema viene prodotta ancora più insulina allo scopo di far entrare finalmente lo zucchero nelle cellule. In questo modo è possibile avere un valore di glicemia “perfetto” (tra 70 e 99 mg/dl) ma un valore di insulina elevato. L’eccesso di peso, il grasso viscerale (addome), una dieta ricca di grassi e zuccheri, poca attività fisica, etc sono tutti fattori che possono portare a insulino-resistenza cioè ad un valore costantemente elevato di insulina nel sangue. Questa condizione può predisporre al diabete e a patologie cardiovascolari.
La relazione tra glicemia ed insulina ha portato all’elaborazione dell’indice HOMA, ossia un semplice test che indica se è presente o no insulino-resistenza. Per farlo basta avere i valori di glicemia e insulinemia a digiuno e inserirli nella seguente formula:
HOMA Index = (glicemia x insulinemia) / 405
Se il valore ottenuto è compreso tra 0,23 – 2.5 allora non siete insulino-resistenti mentre se è superiore a 2.5 è consigliabile un approccio dietetico a basso apporto di carboidrati (come una dieta a basso contenuto di carboidrati) o addirittura una dieta chetogenica.